E’ terminata dopo circa un’ora e mezza la cabina di regia sul Covid a Palazzo Chigi. Alla riunione convocata dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, hanno partecipato come capi delegazione dei partiti di maggioranza (Roberto Speranza per Leu, Dario Franceschini per il Pd, Massimo Garavaglia per la Lega, Elena Bonetti per Iv, Maria Stella Gelmini per FI e Fabiana Dadone per il M5s).

Presenti inoltre il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, dell’Economia Daniele Franco e dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Obbligo vaccinale per gli over 50: questa la proposta, e forse qualcosa di più, discussa nel corso della cabina di regia. La proposta, verrà ora messa al vaglio anche delle Regioni, ma la decisione definitiva in materia, fanno sapere fonti della maggioranza, verrà presa nel corso della riunione del Consiglio dei ministri.

Fonti Nazareno riferiscono che il Pd ha intenzione di riproporre obbligo vaccinale “come via maestra per affrontare il tema della crescita di contagi in corso”. Si tratta, chiariscono, come “l’unico modo, a nostro avviso, per fare chiarezza ed evitare di infilarsi in distinzioni di età o di funzioni che finiscono per essere portatrici più di equivoci che di soluzioni”.

Smart working

Ieri l’incontro tra Draghi ed il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, in vista del Consiglio dei ministri è stato assolutamente positivo. Secondo quanto riferito da fonti del ministero, nel corso dell’incontro si è ragionato sul migliore utilizzo, ai fini del contrasto al picco pandemico, della flessibilità nel ricorso allo smart working già prevista dalle regole vigenti tanto per il lavoro privato quanto per il lavoro pubblico.

Sul sito del Dipartimento della Funzione pubblica sono state pubblicate otto domande e risposte per fare chiarezza sul tema del lavoro agile nella Pubblica amministrazione. Ogni amministrazione – si legge in una nota – può programmare il lavoro agile con una rotazione del personale settimanale, mensile o plurimensile. Ciò consente di prevedere l’utilizzo dello smart working con ampia flessibilità, anche modulandolo, se necessario, sulla base dell’andamento dei contagi.