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Transizione 5.0, Streparava: “Gestione inaccettabile”

Dura reazione da Brescia dopo il decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che ha comunicato l’esaurimento delle risorse per la misura Transizione 5.0.

“Un fatto grave e inaccettabile”, lo definisce Paolo Streparava, presidente di Confindustria Brescia, che parla di mancanza di trasparenza e rischio concreto per molte aziende del territorio.

“Il Ministero – dichiara Streparava – ha pubblicato il decreto alle 21.35 del 6 novembre, ma solo poche ore prima il portale GSE segnalava ancora oltre 3,7 miliardi di euro disponibili. Non si può parlare di trasparenza nei confronti delle imprese, né di reale collaborazione tra GSE e Mimit”.

Secondo il presidente degli industriali bresciani, la decisione rischia di lasciare scoperte numerose aziende che avevano già programmato investimenti: “Molte realtà associate avevano avviato piani importanti confidando in queste risorse. Il Ministero aveva promesso che, superata la soglia di 2,5 miliardi del PNRR, sarebbe intervenuto con fondi nazionali per garantire continuità. Oggi invece assistiamo a un cambio di rotta improvviso, comunicato con una semplice nota, che genera incertezza e mette a rischio progetti strategici per la competitività”.

Per Streparava, la misura Transizione 5.0 “poteva essere un pilastro per accompagnare il sistema produttivo nella trasformazione digitale ed energetica, ma è stata scritta male e gestita peggio: sedici mesi di attesa per l’operatività, regole confuse e modifiche continue. Solo dopo le semplificazioni aveva iniziato a funzionare: ora questa sospensione improvvisa rischia di bloccare investimenti cruciali e compromettere la fiducia nelle politiche industriali”.

“Serve una politica industriale coerente e stabile – conclude – Le imprese hanno bisogno di certezze, non di decisioni che cancellano mesi di lavoro e investimenti. Il Governo deve intervenire subito con nuovi fondi nazionali per coprire tutte le domande già presentate. L’Italia non può permettersi di frenare la competitività proprio nel momento in cui la transizione digitale ed energetica diventa decisiva per il futuro del nostro sistema industriale”.

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