Un’indagine partita da Sassuolo e arrivata fino a Brescia quella che ha permesso di smantellare il sistema di frodi informatiche messo in atto da un nigeriano residente a Brescia.

L’uomo, denunciato, ora è accusato di frode informatica ed accesso abusivo al sistema informatico. Il nigeriano utilizzava la tecnica del “man in the middle”, letteralmente “uomo in mezzo”. L’autore delle frodi infatti faceva uso di un sistema crittografato attraverso il quale alterava la comunicazione tra due parti, intercettando e alterando i dati. Per esempio l’iban durante uno scambio di fatture da una ditta ad un privato.

L’uomo è stato trovato nella sua residenza in possesso di 22 carte di credito e 7 token, dispositivi in grado di effettuare transazioni o operazioni finanziarie.