Non solo luogo del lutto e del dolore, ma anche della memoria e della cultura. Sempre nel giusto rispetto che un campo santo merita. Questa è la volontà dela Comune di Brescia per il futuro del Vantiniano, cimiero monumentale fra i più importanti e belli d’Italia.

Conoscenza e valorizzazione del patrimonio storico-artistico della città sono i due obiettivi perseguiti dal progetto, iniziato con la ricerca “La città della memoria nella Capitale della cultura: conoscenza e valorizzazione del cimitero Vantiniano” commissionata al Dipartimento di Ingegneria Civile Architettura Territorio Ambiente e di Matematica dell’Università di Brescia.

La prima fase ha previsto una lunga serie di rilievi e restituzioni grafiche del sito, del verde, di tutti gli edifici e di buona parte delle tombe e monumenti funebri. Da questa conoscenza sono derivate alcune proposte di valorizzazione a partire da una mostra dedicata al progetto stesso che aprirà il 30 aprile e sarà visitabile fino a ottobre nel Pantheon. Seguiranno poi cinque percorsi tematici di visita, la predisposizione di pannelli tattili fruibili da tutti i visitatori e un libro.

Il Vantiniano

Il Vantiniano è il primo esempio di cimitero monumentale ed è riferimento compositivo per i successivi insediamenti in Italia.

Realizzato dal 1815 dopo l’Editto di St. Cloud, che allontanava le sepolture dalle città, si colloca lungo la via per Milano dove il giovane architetto Rodolfo Vantini organizza un impianto planimetrico rigoroso, generato da assi di simmetria che lo connettono alla città e collegano le diverse parti costitutive tra loro.

Il Vantiniano è rilevante dal punto di vista architettonico e vegetazionale: un luogo della memoria di altissimo valore storico, culturale e sociale dove Brescia può riconoscere brani della sua storia e incontrare molti dei cittadini le cui gesta hanno contribuito a scriverla.