L’inchiesta è stata aperta “d’ufficio”. È un atto che consente agli indagati di nominare un consulente di parte che possa partecipare all’esame del corpo della giovane ragazza, e a cui potranno partecipare anche i periti nominati dalla famiglia di Veronica.
La mamma Debora ha dichiarato “Voglio che sia fatta chiarezza su quanto successo”.
I medici indagati sono tutti quelli che hanno avuto in carico la paziente dal momento del ricovero: i sanitari del pronto soccorso, e quelli in servizio nei reparti di Rianimazione, Cardiologia, Malattie infettive, Emodinamica.
La famiglia è sotto shock. Una morte improvvisa, repentina che era inimmaginabile anche dopo il ricovero all’ospedale Civile di Brescia.
I genitori si sono affidati ad un avvocato per capire se al Pronto Soccorso e nelle ore successive sia stato fatto tutto correttamente, tutto quello che era possibile fare. Insomma che non ci siano state delle negligenze.
L’autopsia, che sarà eseguita oggi, si spera possa dare tutte le risposte per definire cosa sia realmente accaduto. E perchè.

Nel frattempo tutti gli amici e parenti che sono stati a contatto con Veronica negli ultimi giorni sono stati sottoposti a profilassi antibiotica. Anche il proprietario del Bar di Sarnico dove Veronica lavorava saltuariamente ha esposto un cartello inviato tutti coloro che fossero stati a contatto con la ragazza dal 25 novembre al 1 dicembre a rivolgersi all’Ats di Trescore al n. 035 385455 per sottoporsi alla profilassi “di routine”