
Parte martedì 8 luglio alle 9 la sperimentazione del nuovo semaforo pedonale a chiamata installato in via Filippo Turati, all’altezza dell’incrocio con via Pietro Boifava. L’intervento nasce dall’esigenza di garantire un attraversamento sicuro e accessibile in un punto ritenuto critico per pedoni e automobilisti.
Il nuovo impianto sostituisce due vecchi attraversamenti a raso, rimossi per ragioni di sicurezza: la carreggiata particolarmente ampia, l’assenza di un’isola salvagente e la velocità elevata dei veicoli rendevano il passaggio a piedi particolarmente rischioso, soprattutto nelle ore a traffico ridotto. Le rimozioni avevanno sollevato più di qualche polemica e, negli ultimi anni, c’erano stati anche alcuni flash-mob.
Lo studio del traffico è stato affidato a Brescia Mobilità, che ha analizzato diverse soluzioni progettuali. La scelta è ricaduta sul semaforo a chiamata, ritenuto il miglior compromesso tra sicurezza pedonale e impatto sulla viabilità.
La sperimentazione durerà quattro mesi, per raccogliere dati sia nei mesi estivi sia nel periodo di riapertura delle scuole. L’impianto è stato installato su plinti prefabbricati, con connessione wireless per evitare opere invasive. È stato inoltre garantito l’abbattimento delle barriere architettoniche e sono state spostate tre piccole piante per migliorare la visibilità del semaforo: verranno ripiantate in autunno. Le strisce pedonali a terra saranno invece disegnati alle prime luci di domani mattina, prima che il semaforo venga acceso.
Il comportamento degli utenti sarà monitorato tramite telecamere dedicate, utili a valutare l’efficacia dell’intervento e decidere se renderlo definitivo.