Un vertice globale sulla sanità, l’anno prossimo in Italia. Lo ha detto nel suo primo discorso sullo stato dell’Unione europea la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, davanti all’aula plenaria del Parlamento europeo, che si tiene a Bruxelles e non a Strasburgo a causa della situazione dei contagi di Covid 19. Parlando della strategia per rafforzare l’aspetto sanitario all’interno dell’Ue, von der Leyen ha spiegato che “il programma Eu for Health deve essere a prova di futuro e ho proposto di aumentare i finanziamenti”.

Per von der Leyen, “dobbiamo rafforzare la preparazione, la gestione delle crisi sulle minacce transfrontaliere”. Per farlo, come primo passo la presidente proporrà “di rafforzare l’Ecdc e l’agenzia per i medicinali europei”. Secondo passo, “costituiremo una agenzia europea per la ricerca e lo sviluppo avanzato biomedico che sosterrà la nostra capacità e il nostro livello di preparazione per rispondere a minacce transfrontaliere di origine deliberata o naturale”. Terzo passo: “E’ chiaro che dobbiamo discutere la questione delle competenze in materia sanitaria” e questo è un compito “nobile e urgente che dovrà essere trattato sul futuro dell’Europa”.

Infine, “con il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, sotto la presidenza italiana del G20 l’anno prossimo, organizzerò un vertice globale sulla sanità l’anno prossimo in Italia. Dimostrando agli europei che ci siamo per proteggerli”, ha spiegato von der Leyen. Il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, ha commentato via Twitter l’annuncio di Von der Leyen, dicendosi felice di ospitare come presidenza italiana del G20 nel 2021 il Global Health Summit. “Uniti proteggiamo la nostra salute e costruiamo un futuro migliore per le prossime generazioni”, ha aggiunto Conte.

Nel corso del suo intervento, la presidente della commissione Commissione europea ha evidenziato che tutti devono avere accesso ai salari minimi. “Se l’Europa è riuscita ad evitare fino ad ora disoccupazione di massa come avvenuto altrove, è grazie per buona parte al fatto che circa 40 milioni di persone hanno chiesto lavori ad orari ridotti”, ha detto. Parlando del programma Sure, a sostegno dei sistemi per la disoccupazione, von der Leyen ha sottolineato che “16 paesi riceveranno 90 miliardi di euro per sostenere lavoratori e aziende”. Questa è “vera solidarietà europea in azione” e riflette il fatto che in Europa “la dignità del lavoro è sacra”. Ma, secondo von der Leyen, “la verità è che per troppe persone il lavoro non paga. Il dumping salariale distrugge la dignità del lavoro, penalizza l’imprenditore che paga salari dignitosi, distorce la concorrenza equa nel mercato interno. Bisogna porre fine a questa situazione. Per questo la Commissione europea avanzerà una normativa per sostenere gli Stati membri a istituire un quadro per i salari minimi. Tutti devono avere accesso ai salari minimi o attraverso contrattazioni collettive o attraverso salari minimi statutari. Io ho sempre caldeggiato la contrattazione collettiva”, ha aggiunto. “I salari ben negoziati hanno garantito posti di lavoro ed equità per i lavoratori e le aziende che li valorizzano. Insomma, i salari minimi funzionano ed è ora che il lavoro ripaghi”, ha continuato.

Parlando della risposta Ue alle conseguenze economiche della pandemia di Covid-19, la presidente della Commissione europea ha sottolineato che le economie del continente hanno bisogno di un sostegno politico continuo e bisognerà trovare un equilibrio delicato tra garantire sostegno finanziario e sostenibilità dei bilanci. Von der Leyen ha spiegato che la stabilità è la seconda promessa dell’economia sociale di mercato. Per la prima volta abbiamo fatto scattare la clausola di emergenza, abbiamo allentato le regole sugli aiuti di Stato. “Per la prima volta e in tempi straordinari l’Europa ha introdotto strumenti comuni per integrare gli stabilizzatori fiscali nazionali. E’ un momento storico dell’unità della nostra Unione e una conquista di cui tutti noi dobbiamo essere orgogliosi”, ha detto. “Ora dobbiamo mantenere questa rotta, abbiamo visto le previsioni: le nostre economie si riprenderanno dopo una caduta del 12 per cento nel secondo trimestre. Ma il virus si aggira ancora tra di noi, così come le incertezze”, ha aggiunto. “Non è il momento di arretrare, le nostre economie hanno bisogno di un sostegno politico continuo. E dovremo trovare un equilibrio delicato tra garantire sostegno finanziario e sostenibilità dei bilanci. A lungo termine non c’è via migliore verso la stabilità e la competitività che attraverso una Unione economica e monetaria più forte”, ha sottolineato. “La fiducia nell’euro non è mai stata più forte e l’accordo storico su Next Generation Eu dimostra il consenso politico su questa iniziativa e ora dobbiamo cogliere questa opportunità per portare avanti riforme strutturali nelle nostre economie e per completare l’Unione del mercato dei capitali e l’Unione bancaria”, ha spiegato.

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