“Non sono state riscontrate situazioni di forte criticità”. Così il Comune di Brescia ha riferito in merito alla situazione della diffusione delle zanzare in alcune porzioni della città al termine di un sopralluogo. In particolare l’assessore all’Ambiente Camilla Bianchi, i tecnici del Comune e di una ditta specializzata si sono recati nella zona est della città.

Da marzo a settembre 2023 – fa sapere la Loggia – sono stati programmati sei interventi antilarvali (uno in più rispetto a quanto previsto dalle linee guida) durante i quali sono state posizionate, nei circa 40mila tombini cittadini, pastiglie che impediscono la proliferazione degli insetti.

Il Comune ribadisce inoltre che non vengono programmati interventi adulticidi al di fuori delle situazioni di emergenza sanitaria, perché questo sistema consente di sopprimere solo le zanzare presenti al momento del trattamento e, quindi, la sua efficacia è circoscritta. Inoltre, i prodotti utilizzati per la soppressione delle zanzare adulte, anche se consentiti, hanno un impatto sulla salute maggiore rispetto ai prodotti larvicidi.

Queste disinfestazioni possono infatti procurare effetti collaterali a soggetti fragili o allergici e agli animali domestici. Portano poi all’avvelenamento delle api e degli insetti utili, contaminando animali selvatici fra cui i naturali antagonisti della zanzara come il pipistrello.

Fondamentale è quindi l’apporto di tutti i cittadini, con le norme ormai pià che note. Per sensibilizzare ulteriormente, la Loggia organizza momenti divulgativi (ad esempio al mercato del sabato), distribuisce volantini e pastiglie larvicide gratuite negli uffici di zona.