foto d'archivio

È finito in carcere un giovane tunisino di 20 anni, già noto alle forze dell’ordine, accusato di una lunga serie di reati che spaziano dalle rapine allo spaccio, passando per risse violente. A eseguire l’arresto, nella giornata di lunedì, sono stati gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Brescia, in seguito a una misura di custodia cautelare disposta dall’Autorità Giudiziaria.

Le indagini hanno ricostruito una sequenza di episodi avvenuti tra marzo e dicembre 2024: furti e rapine ai danni di passanti, violente risse esplose in varie zone – in particolare nei pressi della stazione ferroviaria di Brescia, a Salò e a Manerba del Garda – e attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

Durante la perquisizione domiciliare, i poliziotti hanno rinvenuto anche 15 cartucce calibro 6,35, un dettaglio che, secondo gli inquirenti, accresce la pericolosità del giovane e alimenta l’allarme sociale legato al suo comportamento. Dopo l’arresto, il 20enne è stato portato nel carcere di Canton Mombello, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

“Non arretreremo di un solo passo – è stato il commento del questore Paolo Sartori – Chi pensa di poter impunemente seminare violenza e delinquenza sul nostro territorio troverà sempre una risposta ferma e decisa. La sicurezza dei cittadini è e resterà la nostra priorità assoluta”.