Dal Tar arriva il primo “no” a Cellino. Ed è riferito alla “cautelare” chiesta dall’ex patron del Brescia Calcio. Vale a dire che i Giudici non hanno accolto il “carattere di urgenza” che avrebbe significato bloccare la decisione della Loggia di rientrare in possesso dello Stadio. Ma sul merito, quindi sull’azione della Loggia nei suoi confronti, i Giudici decideranno nei prossimi giorni.

Rimanendo in ambito calcistico Comune di Brescia – Cellino: 1-0 . Non ci resta che attendere i “supplementari” per capire se sarà un 2-0 e una vittoria netta per il Comune o se i Giudici, nel merito, daranno ragione a Massimo Cellino.

CELLINO PAGA ALCUNI DIPENDENTI

Nel frattempo, secondo quanto scrive il quotidiano on line Bresciaingol, Massimo Cellino ha iniziato a pagare alcuni dipendenti al fine di indirizzare la società verso la liquidazione non il fallimento

L’imprenditore sardo aveva infatti provato a bloccare l’azione del Comune di Brescia che, venerdì pomeriggio, si era ripresa lo stadio di Mompiano tagliando il lucchetto ed effettuando un primo sopralluogo.

La concessione a Cellino, aveva fatto sapere la Loggia, era decaduta automaticamente dopo il mancato pagamento della seconda delle due rate dovute. Infatti il presidente del BSFC aveva versato 109.096,06 euro, somma corrispondente all’importo solo di una delle due rate previste.