
Regione Lombardia e Fondazione Cariplo hanno firmato un accordo da 40 milioni di euro, finanziato in parti uguali, per contrastare il fenomeno dei Neet, ovvero i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non seguono percorsi formativi. A queste risorse si aggiungono ulteriori 10 milioni stanziati da Intesa Sanpaolo.
Il piano, denominato “ZeroNeet – Reti di opportunità per l’inserimento occupazionale e le competenze”, prevede l’attivazione di progetti su base territoriale che coinvolgeranno scuole, enti di formazione, imprese e servizi sociali, con l’obiettivo di accompagnare i giovani in percorsi di orientamento, formazione e inserimento lavorativo.
La firma dell’intesa è avvenuta tra l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Simona Tironi, e il presidente della Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone. Il progetto coinvolgerà anche Intesa Sanpaolo, che aveva già avviato una collaborazione con la Fondazione nei mesi scorsi.
I numeri
Secondo i dati forniti, i giovani Neet in Italia sono oltre 1,3 milioni, di cui circa 150.000 in Lombardia. In parallelo, si registra una crescente domanda di manodopera da parte del mondo produttivo: secondo le stime Istat, entro il 2028 saranno necessari 710.000 nuovi lavoratori solo in Lombardia. Il piano “ZeroNeet” punta a raggiungere 20.000 giovani e a contribuire al superamento del 9% di incidenza Neet entro il 2030, in linea con gli obiettivi europei.
Il bando
Il bando prevede finanziamenti per progetti da 400.000 a 600.000 euro, a seconda dell’estensione territoriale. I destinatari sono i giovani tra i 15 e i 29 anni non occupati né inseriti in percorsi scolastici o formativi. I progetti dovranno includere azioni di orientamento, attività pratiche e laboratori, tirocini extracurriculari, percorsi di mentoring e sostegno personalizzato.
Fondazione Cariplo fornirà un servizio di accompagnamento e supporto metodologico alle reti territoriali, che verranno selezionate prima dell’avvio operativo.
Tre direzioni di intervento
Il piano si articola su tre linee principali:
- Prevenzione dell’abbandono scolastico, con interventi mirati nelle scuole;
- Reinserimento formativo e lavorativo per chi si trova già in condizione di Neet;
- Raccolta e condivisione di dati per analizzare il fenomeno e orientare le politiche.
Il modello si basa sulla costruzione di reti territoriali stabili e multidisciplinari e prevede la creazione di una cabina di regia condivisa, con il compito di coordinare e monitorare le azioni nel tempo.
Estensione del programma
“ZeroNeet” partirà in Lombardia e in due province piemontesi (Novara e Verbano-Cusio-Ossola), con la possibilità di estendere il modello a livello nazionale. Si inserisce all’interno di una strategia più ampia che Fondazione Cariplo intende sviluppare nei prossimi anni, insieme ad altri due programmi dedicati alla disabilità e alla prima infanzia.