Nel secondo trimestre del 2025 la fiducia delle imprese bresciane del settore terziario è salita a quota 117, in aumento rispetto ai 106 punti registrati nei primi tre mesi dell’anno. Il livello è simile a quello dello stesso periodo del 2023 (119) e del 2024 (116). Lo rileva l’indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia.

Il lieve miglioramento si inserisce in un contesto economico ancora complesso. L’industria manifatturiera, cliente principale del terziario, è frenata da domanda debole, dazi USA e dalla svalutazione del dollaro sull’euro. Nonostante ciò, a livello nazionale il settore dei servizi ha mantenuto per sette mesi consecutivi un andamento di crescita, secondo l’indice PMI.

A trainare la fiducia a Brescia è soprattutto il comparto Consulenza e Servizi alle imprese, salito a 121 punti, mentre il Digitale si mantiene stabile a 108. “Il 21% delle posizioni di lavoro aperte riguarda il terziario – spiega Ivano Tognassi, presidente del settore Servizi alle Imprese e alle Persone – con richieste soprattutto in ICT, vendite e telecomunicazioni, oltre a figure tecniche in ambito ingegneristico e manutenzione meccanica”.

Più prudente il quadro del Digitale. “Il mercato è condizionato dai dazi e dall’incertezza – osserva Sergio Venturetti, presidente del settore Digitale – anche se l’occupazione tiene, grazie alla trasformazione delle competenze legata all’intelligenza artificiale”.

Nel trimestre, il 48% delle imprese ha aumentato il fatturato, il 39% ha registrato più ordini e il 19% ha incrementato il personale. I prezzi dei servizi sono rimasti stabili per oltre nove aziende su dieci.

Le previsioni per i prossimi mesi sono positive: il 39% delle imprese si aspetta un aumento del fatturato, il 26% prevede più ordini e il 22% un’ulteriore crescita dell’occupazione.