“L’impatto è stato decisamente positivo”, racconta il colonnello Alberto Raucci, nuovo comandante provinciale dei Carabinieri di Brescia. “In queste prime 48 ore ho incontrato le autorità e i rappresentanti istituzionali e ovunque ho trovato spirito di squadra e voglia di collaborazione. Lavorando insieme possiamo affrontare i problemi a 360 gradi”.

Il colonnello sottolinea di aver respirato un clima di cooperazione non solo con il prefetto e le altre forze di polizia, ma anche con la magistratura: “Ognuno porta conoscenze e competenze preziose, ed è facendo squadra che si trovano soluzioni concrete”.

Sulla provincia la sua impressione è chiara: “Brescia è una realtà operosa e complessa, con aree molto diverse tra loro. È importante modulare l’azione dell’Arma a seconda delle caratteristiche di ogni territorio, che imparerò a conoscere passo dopo passo”. La priorità sarà dunque quella di partire dalle stazioni e dal contatto diretto con i cittadini, “perché solo così si può calibrare un’azione aderente alle esigenze reali”.

Alberto Raucci

Raucci, 46 anni, originario di Caserta, è sposato e ha due figli. Entrato nella Scuola Militare Nunziatella di Napoli nel 1995, ha poi frequentato l’Accademia di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, laureandosi in Giurisprudenza e in Scienze della Sicurezza. Ha completato la formazione con un Master in Scienze Strategiche e il corso ISSMI presso il Centro Alti Studi per la Difesa.

Dopo un primo periodo in incarichi addestrativi e centrali, ha assunto comandi territoriali di peso: dalla Compagnia di Manfredonia a quella di Bari San Paolo, fino al Nucleo Investigativo di Palermo. Prima di arrivare a Brescia ha guidato il Gruppo Carabinieri di Frascati, esperienza che gli ha dato una conoscenza diretta delle sfide di grandi aree urbane.

Con il suo insediamento, Brescia accoglie un comandante che ha già messo in chiaro il metodo: conoscenza del territorio, vicinanza alle persone e lavoro di squadra con tutte le istituzioni.