A Brescia un passeggero su dieci sale ancora sugli autobus senza biglietto o con titoli di viaggio non validi. È la stima contenuta nelle analisi interne di Arriva Italia, che ha scelto di intervenire con una nuova campagna di sensibilizzazione rivolta a tutte le province lombarde in cui opera. L’obiettivo è promuovere comportamenti corretti a bordo e ridurre un fenomeno che, pur stabile negli ultimi anni, continua a incidere sulle risorse destinate al servizio.
La campagna richiama un tema semplice ma centrale: viaggiare senza biglietto non è solo una violazione, ma un danno collettivo. Sempre più spesso, spiegano dall’azienda, i controlli rilevano abbonamenti non scaricati correttamente sulle app o non disponibili al momento della verifica, situazioni che rientrano comunque nell’evasione tariffaria e contribuiscono a sottrarre fondi al trasporto pubblico locale.
“Non si tratta solo di contrastare chi non paga il biglietto, ma di diffondere una cultura del rispetto e della responsabilità condivisa”, sottolinea l’amministratore delegato di Arriva Italia, Angelo Costa. Ogni giorno sugli autobus si muovono studenti, lavoratori e famiglie: “Essere corretti significa riconoscere valore a questo spazio comune e contribuire al suo buon funzionamento”, aggiunge.
Accanto alla comunicazione, l’azienda ricorda di aver investito anche in strumenti digitali che facilitano l’acquisto dei biglietti: dalle app alle biglietterie, dai distributori automatici ai pagamenti a bordo. Un percorso, spiega Arriva, che punta a rendere più semplice viaggiare regolarmente e a migliorare la qualità del servizio.

















































