
A Brescia sta per nascere una struttura che cambierà radicalmente il modo di gestire il recupero della fauna in difficoltà. Si tratta del CRASE – Centro Recupero Animali Selvatici ed Esotici, che sorgerà in via Romiglia, accanto alla sede della Polizia provinciale. Un progetto innovativo, destinato a diventare l’unico centro del Nord Italia attrezzato anche per la fauna esotica.
Il CRASE funzionerà come un vero pronto intervento faunistico, riducendo tempi, costi e complessità nei soccorsi. Oggi infatti, gli animali devono essere trasferiti fino a Valpredina (Bergamo) o Paspardo, strutture specializzate solo in parte e non attrezzate per gestire esemplari esotici.
Il progetto è finanziato anche attraverso il PNRR, con un investimento di 1.704.000 euro, e punta a rafforzare la capacità del territorio di intervenire in modo rapido ed efficace sulla tutela della fauna.
Mannatrizio: “Siamo la prima provincia lombarda per recuperi”
A spiegare il valore dell’iniziativa è Daniele Mannatrizio, consigliere provinciale con deleghe alla Polizia provinciale e Politiche ittico-venatorie: “La Provincia di Brescia è impegnata da anni, in maniera costante ed efficace, nel recupero della fauna selvatica. Siamo la prima provincia in Lombardia per numero di animali recuperati: circa 3.000 ogni anno, pari al 40% di tutta la fauna soccorsa nella regione. Questo risultato è possibile grazie al lavoro della Polizia provinciale e dei tanti volontari che dedicano tempo ed energie a un’attività fondamentale per il territorio”.
Mannatrizio sottolinea poi perché il nuovo centro rappresenti un salto di qualità: “Il CRASE sarà l’unico nel Nord Italia dedicato sia alla fauna selvatica sia a quella esotica, spesso abbandonata sul territorio e priva di strutture adatte alla cura e alla custodia. Con questo investimento il nostro servizio avrà un ventaglio di possibilità a 360 gradi: saremo ancora più all’avanguardia e ancora una volta primi in un’attività meritoria e utilissima per la provincia”.
















































