Ventisei milioni di euro in tre anni per la casa, 69 nuovi appartamenti ormai in dirittura d’arrivo a Sanpolino e altri 200 alloggi comunali pronti a tornare sul mercato entro il 2026. È su questi numeri che il Comune di Brescia misura l’impegno della giunta sul fronte dell’abitare, uno dei nodi più delicati della fase storica attuale, segnata da una crescente crisi abitativa che colpisce fasce sempre più ampie della popolazione.

LE PAROLE DELLA SINDACA

“Sì, ci siamo”. La sindaca lo ribadisce durante il sopralluogo nel cantiere di Sanpolino, spiegando come la visita serva anche a rassicurare i bresciani e le bresciane sullo stato dei lavori. “Si sta lavorando e siamo nel pieno rispetto del cronoprogramma: i 69 appartamenti di queste tre palazzine significano sicurezze e certezze per alcune famiglie e rappresentano un passo concreto nello sviluppo dell’housing sociale”.

Un intervento che, chiarisce la prima cittadina, si inserisce in una strategia più ampia. “Non è solo questo. Ci siamo dati diversi obiettivi e abbiamo messo in campo risorse importanti: 26 milioni di euro nei prossimi tre anni per rimettere in circolo l’intero patrimonio abitativo dell’amministrazione comunale. L’appuntamento per il 2026 non riguarda soltanto i 69 appartamenti che vedete alle mie spalle, ma anche il rientro sul mercato di 200 alloggi sui quali stiamo già lavorando, attraverso manutenzioni straordinarie e interventi importanti sul nostro patrimonio”.

L’attenzione dell’amministrazione si rivolge a più livelli della domanda abitativa. “Qui l’obiettivo sono le fasce medie, quelle che una volta stavano bene e che oggi non stanno più così bene: questo è housing sociale, pensato per famiglie che fino a qualche anno fa non rientravano in questi percorsi e che oggi, a causa della crisi abitativa, ne fanno parte a pieno titolo. Senza dimenticare chi vive situazioni di maggiore fragilità: “Qualche giorno fa abbiamo effettuato un sopralluogo anche all’ex Arci Sega, dove è prevista una parte di housing ma anche una quota di edilizia residenziale pubblica. Lo sguardo è rivolto a tutte le fragilità”.

SANPOLINO, LAVORI IN LINEA CON IL CRONOPROGRAMMA

Il cantiere di Sanpolino procede secondo i tempi stabiliti. A meno di nove mesi dall’avvio dei lavori, partiti a marzo 2025, le tre palazzine che ospiteranno complessivamente 69 appartamenti di housing sociale sono ormai strutturalmente complete. L’intervento è finanziato con 25 milioni di euro nell’ambito del Programma Pinqua del Pnrr, destinato a migliorare la qualità dell’abitare e ad aumentare l’offerta di alloggi in locazione a canone calmierato.

Come previsto dalla convenzione con il Ministero delle Infrastrutture, i lavori dovranno concludersi entro il 31 marzo 2026 e, allo stato attuale, il cronoprogramma è pienamente rispettato. Sono già terminati la struttura in cemento armato dei tre edifici, gli impianti elettrici, meccanici e idrosanitari, oltre a impermeabilizzazioni, controsoffitti, pareti interne e cappotti esterni. Nei prossimi mesi si procederà con le finiture interne, le pavimentazioni, i serramenti, l’installazione degli impianti fotovoltaici e le tinteggiature finali.

UN NUOVO ISOLATO URBANO PER LA CITTA’

L’intervento interessa un’area di oltre 7 mila metri quadrati e darà vita a un nuovo isolato urbano, articolato in tre edifici di cinque piani fuori terra per una superficie complessiva di oltre 7.200 metri quadrati. Gli edifici saranno circondati da spazi verdi e aree pavimentate, in continuità con la viabilità esistente, e saranno accessibili attraverso un nuovo percorso stradale parallelo a via Michelangelo Merisi, collegato a corso Bazoli.

Particolare attenzione è stata riservata anche ai piani terra, dove in ciascun edificio sarà ricavato uno spazio destinato a funzioni integrative dell’abitare: servizi di interesse pubblico, spazi per l’artigianato e il commercio di vicinato o luoghi collettivi. Ogni palazzina ospiterà 23 alloggi, serviti da vano scala e ascensore, con una distribuzione che comprende bilocali, trilocali e quadrilocali. Gli edifici saranno inoltre in classe energetica NZEB, a energia quasi zero, e tutti gli appartamenti saranno dotati di logge e ripostigli.

Numeri, risorse e cantieri che, come ribadito dalla sindaca, rappresentano “impegni verificabili” e una risposta concreta a un’emergenza che a Brescia, come in molte altre città, non può più attendere.