Buone notizie da un fronte, un po’ meno buone dall’altro per l’inizio del nuovo anno. Con il calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici e l’attuazione da parte di ARERA degli interventi del Governo contenuti nella legge Bilancio infatti, per il primo trimestre del 2023 il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela si ridurrà del 19,5%.

In soldoni questo significa una bolletta della luce un po’ più leggera. Si può forse ben sperare, ma non è il caso di esultare visto che sempre secondo Arera la spesa per la famiglia-tipo fra prile 2022 e marzo 2023 per la luce sarà di circa 1.374 euro. Questo significa una stangata del 67% superiore rispetto ai dodici mesi precedenti.

Se – nonostante ciò – la bolletta dell’energia elettrica per il momento scenderà, non possiamo dire lo stesso per i carburanti. In realtà in questo caso non stiamo parlando dei costi in sé di benzina e gasolio, ma del fatto che dal primo gennaio non vi saranno più gli sconti delle accise.

Il Governo ha infatti deciso di non rinnovare il provvedimento del taglio in vigore dallo scorso marzo. Sconto che era già stato rivisto al ribasso passando a dicembre da 30 a 18 centesimi al litro. Il taglio delle accise era infatti una misura emergenziale per far fronte al caro-carburanti. Ma pare che per ora questa emergenza sia finita con quotazioni ai minimi da un anno e mezzo a questa parte.