AN Brescia promossa a pieni voti nel primo quadrimestre. Se fossimo tra i banchi di scuola l’AN Brescia sarebbe sicuramente una delle alunne migliori. La squadra di Bovo chiude alla grande anche un gennaio passato più tra aereporti che a casa. 6 partite. 4 trasferte. Nessuna sconfitta. Nessuna sbavatura, anzi solo rammarico per i risultati bugiardi di Champions che hanno confermato che questa squadra ha fatto un passo in più dal punto di vista mentale. Consapevolezza nei propri mezzi. Ora l’AN ne ha da vendere. Contro il Barceloneta alla San Sebastià Bovo ha messo sotto scacco i catalani offrendo soprattutto all’inizio una pallanuoto di altissimo livello. A fare la differenza anche la crescita ulteriore dei singoli e la perfetta integrazione di Pietro Figlioli. Miglior marcatore della Champions e incontenibile in campionato. In campionato nel frattempo l’AN ha tenuto il passo del Recco. 42 punti a testa e a maggio si attende lo scontro diretto per la prima posizione in regular season. Prima però a marzo gli eterni rivali si giocheranno il primo trofeo. La Coppa Italia a Bari, Sport Management permettendo. Nel finale di gennaio poi lo scontro diretto contro il Ferencvaros a Budapest, caratterizzato dall’errore più eclatante che la stagione europea potesse regalare. Va detto, contro i campioni d’Ungheria l’AN moralmente ha vinto e contro una squadra che ha un budget pari a quello del Recco, essere sopra di due alla Komjadi non è cosa da tutti. Contro la Florentia l’AN Brescia ha chiuso in grande un gennaio d’oro. Freddo nel clima, ma ardente come il desiderio che la società ha di andarsi a prendere quello che le spetta. Per il primo sassolino però bisogna aspettare marzo. Ma questa AN non ha paura di nessuno.