Ascensore del Castello di Brescia, si parte. Con l’aggiudicazione dell’appalto integrato, entra nella fase operativa il progetto che collegherà Fossa Bagni alla sommità del Cidneo. L’intervento, gestito da Brescia Mobilità per conto del Comune, prevede l’avvio del cantiere nell’estate 2026 e il completamento entro la fine del 2027, in sinergia con la nuova linea tramviaria T2 Fiera–Pendolina.

“È un momento importante – ha commentato Alessandro Marini, presidente di Brescia Mobilità – perché finalmente si parte con la progettazione esecutiva e, presto, con i lavori. L’ascensore permetterà di ripensare l’accesso turistico e logistico al Castello e di offrire ai visitatori un nuovo modo di scoprire la città, partendo dall’alto e osservandola in tutta la sua dimensione”.

Per il direttore Marco Medeghini, si tratta di “una struttura iconica per Brescia, emblematica non solo per la sua bellezza, ma per l’esperienza che offrirà ai cittadini e ai turisti: salire lentamente verso il Castello e vedere la città allontanarsi sarà qualcosa di unico”.

Le aziende

Dopo il mandato con cui il Consiglio comunale nel marzo scorso ha individuato Brescia Mobilità quale soggetto attuatore, Brescia Mobilità ha espletato la gara europea e ha in questi giorni proceduto ad aggiudicare la progettazione esecutiva e l’affidamento dei lavori per la realizzazione del sistema meccanizzato di collegamento tra Fossa Bagni e il Castello di Brescia.

Aggiudicatario è il raggruppamento temporaneo di concorrenti costituito da FL Costruzioni & Autotrasporti S.r.l. (capogruppo), A.B.P. Nocivelli S.p.A e Maspero Elevatori S.p.A., e che si avvarrà di A&I Progettazione Integrata scarl per la progettazione esecutiva.

Come sarà

Nell’attesa, proprio nei pressi dell’ingresso alla futura stazione a valle, è stato istallato un pannello che invita cittadini, turisti, passanti a immaginare di salire in Castello in un attimo, ovvero nei soli 2 minuti e mezzo che l’ascensore impiegherà ad accompagnare 40 persone per corsa lungo i 115 metri del tracciato.

Tra poco più di due anni l’ascensore collegherà la città al Castello con tre fermate: una stazione di valle realizzata in una struttura interrata, pensata per ridurre l’impatto visivo e garantire sicurezza e luminosità; un passaggio intermedio che servirà da uscita di emergenza; e una stazione di monte con banchina di salita e discesa a basso impatto sul bastione, completata da una pensilina che renderà più confortea l’attesa in ogni stagione.

L’ascensore sarà un’opera accessibile e funzionale, destinata a rendere il Castello più vicino a chi lo vive e a chi lo visita. Un collegamento pensato per unire praticità e valorizzazione del patrimonio storico, portando Brescia più vicino agli standard delle grandi città europee

Un hub della mobilità

L’area di Fossa Bagni è destinata a cambiare volto. Qui si concentreranno in pochi metri tutti i principali mezzi di trasporto cittadino: tram, metropolitana, autobus urbani, postazione Bicimia e parcheggio interrato. Un punto d’interscambio che diventerà uno degli snodi principali della mobilità bresciana.

“Questo luogo diventerà uno degli snodi più accessibili di Brescia, dove si incrociano tram, metropolitana, parcheggio e ciclabilità – ha confermato il vicesindaco Federico Manzoni – L’ascensore non solo valorizzerà il complesso del Castello, ma sarà parte di un sistema integrato, con tariffe uniche e possibilità di spostarsi da bus, metro, tram e ascensore”.

La sindaca Laura Castelletti ha evidenziato la valenza urbana del progetto: “La mobilità può riqualificare intere aree, come accadrà anche qui. Con l’ascensore, il tram e la metro, questo spazio diventerà un nodo centrale, con una qualità urbana e di accessibilità molto più alta, anche grazie al ridisegno di via San Faustino che lo collegherà direttamente al centro”.