Nel 2013 si era reso responsabile di una violenza sessuale nei confronti di una donna di 79 anni. Oggi il 66enne bresciano (le cui iniziali sono R. L.) è stato condannato dal Tribunale di Brescia a scontare una pena a due anni e due mesi di reclusione.

A eseguire l’ordine di carcerazione emesso dalla Procura gli agenti della Mobile di Brescia che quando era avvenuto il fatto si era subito attivata nelle indagini che avevano permesso di ricostruire la violenza nei dettagli. In particolare, la vittima aveva confidato agli agenti della volante sopraggiunti immediatamente sul posto, di aver tentato di difendersi dall’aggressione sessuale colpendo l’uomo con calci e pugni riuscendo anche a graffiarlo sul viso.

La donna, poco dopo, era riuscita a liberarsi dal suo aggressore attivando il dispositivo del telesoccorso. Udita la voce dell’operatrice l’uomo aveva mollato la presa e si era allontanato di corsa dall’appartamento. Nonostante il momento concitato, la vittima era comunque riuscita a riferire tutto.

Riconosciuto colpevole della violenza sessuale, il 66enne è stato condotto nel carcere cittadino per scontare la sua pena.