I Carabinieri di Breno hanno ritrovato il cadavere di una donna nella sua abitazione su diretta segnalazione del figlio di 25 anni che nella serata di giovedì si era recato in caserma e aveva dichiarato di aver discusso con la madre.

All’arrivo nella casa di via Ghislandi 2, i militari hanno trovato il corpo senza vita della donna steso sul divano in cucina. A quel punto sono intervenuti il medico legale e la scientifica per effettuare tutti i rilievi del caso.

Dopo la richiesta di aiuto, il giovane figlio si è chiuso nel silenzio senza più rispondere alle domande dei Carabinieri e dei medici presenti sulla scena. Solo la mattina successiva ha iniziato nuovamente a comunicare, ma solo dopo essere stato portato in ospedale per una valutazione psichiatrica.

A quel punto ha cominciato, almeno parzialmente, ad ammettere di essere stato lui a togliere la vita alla madre. Solo più tardi però, davanti al procuratore Roberta Panico, ha confessato chiaramente l’omicidio riferendo di averlo fatto senza nessun motivo particolare.

Stando ai primi rilievi sembrerebbe che il giovane abbia strangolato la donna a mani nude, ma per conclusioni più certe bisognerà attendere i risultati dell’autopsia.

Ora il giovane, che risulta indagato per omicidio aggravato dal rapporto di parentela con la vittima, si trova in custodia nel carcere di Brescia.