A chiusura dei quindici giorni di intenso lavoro senza campionato il Brescia pareggia per zero a zero contro il Lugano. Un test match che ha lasciato buone sensazioni al tecnico delle rondinelle Eugenio Corini. Non è arrivata la vittoria ma la squadra ha interpretato nel migliore dei modi l’impegno mettendo sul campo aggressività, tempra e ottime giocate. Alla squadra dell’allenatore di Bagnolo Mella è mancato solo il gol, sfiorato a più riprese nei 90′ dello stadio di Ospitaletto nel giorno della cerimonia d’intitolazione dell’impianto comunale alla memoria di Gino Corini. Pubblico e avversario da Serie A con gli svizzeri quarti nella Super League con 1500 spettatori ad applaudire le giocate dei giocatori di biancoazzurro vestiti. Un Brescia schierato con il 4-3-1-2 con formazioni sperimentali nelle quali si sono rivisti i vari Martella, Dessena e Tremolada. Ottime le risposte dei tre dal punto di vista fisico con il loro recupero divenuto a questo punto ufficiale per il finale di stagione. Ai box sono rimasti i vari Morosini, Curcio, Ndoj e Martinelli con quest’ultimo ad aver praticamente finito in anticipo la stagione per un problema al ginocchio. Nel primo tempo il Brescia giocava bene e teneva a bada l’avversario, mai pericoloso dalle parti di Alfonso. La traversa di Dessena di testa in avvio e l’occasionissima sprecata da Dall’Oglio nel finale di prima frazione erano le giocate degne di nota. Nella ripresa il Brescia veniva stravolto con numerosi cambi. L’ingresso in campo di Tremolada per Dessena al 22′ dava linfa e qualità al gioco dei biancoazzurri. Il trequartista sfoderava assist a ripetizione non sfruttati a dovere dai compagni. Un Brescia a sfiorare più volte il gol del vantaggio con Andrenacci a salvare miracolosamente nell’unica vera chance del Lugano. E nel finale Torregrossa a botta sicura trovava Da Costa a negargli la gioia del gol. Terminava così zero a zero tra gli applausi e la consapevolezza di essere pronti per il Foggia.