Un “panel a porte chiuse” con amministratori di città italiane come Genova, Milano, Torino, tecnici, esperti di marketing, urbanistica, comunicazione. Poi il “palco” come “Guest City”.

Più che ospite all’edizione 2025 delle “Utopian Hours” di Torino, Brescia è stata la città e la storia che ha suscitato l’effetto “wow” tra le centinaia di partecipanti al Festival che ogni anno racconta il “fare città” con idee, progetti e luoghi che migliorano la vita nelle città del mondo.

A PRODUCTIVE AND DESIRABLE CITY

Il tavolo di lavoro ha visto l’assessore al turismo e alle attività produttive, Andrea Poli, raccontare Brescia e le sue trasformazioni. Le sfide messe in campo negli ultimi 13 anni: la metropolitana, la Capitale della Cultura con Bergamo e il cambio di pelle da città del tondino a città turistica con i 6,5 milioni di turisti nel 2023, un +8,7% nel 2024 e sempre più città europea.
“Una città di grandi ambizioni, che pensa in grande” – ha sottolineato Poli – alla platea di assessori, addetti marketing e comunicazione di molte città italiane presenti. “Una Brescia che è ed è stata spesso laboratorio, la prima città di ad avere il teleriscaldamento, la prima di medie dimensioni a dotarsi di una metropolitana leggera automatica, di un tram in arrivo ma, pensando ad uno dei comparti più importanti per il nostro territorio come la siderurgia, la prima città italiana in cui si è realizzata la “colata continua” che ha cambiato il settore rendendolo più moderno e sostenibile con le politiche green”.

BRESCIA SUL PALCO DELLE “UTOPIAN HOURS”

Brescia è stata la quarta città “gest” dell’evento. Prima di noi, negli anni scorsi, solo Milano, Verona e Roma.

“Parlare della città in cui si vive è sempre una sfida ma parlare della città che si guida è una emozione che va oltre le parole” – ha esordito la Sindaca, Laura Castelletti davanti ad una gremita “Centrale, Nuvola Lavazza”, uno spazio futuristico nel cuore di Torino, nato in un capannone industriale trasformato in incubatore di idee ed eventi sotto la regia di Lavazza.

Laura Castelletti, in 15 minuti, ha raccontato Brescia, “un’identità. Non la città perfetta – ha premesso la sindaca – ma la città reale con i suoi 200 mila abitanti, 1 su 4 di origine straniera”.
“Durante la pandemia siamo stati tra i luoghi più colpiti d’Europa, ci hanno definito resilienti ma noi abbiamo reagito e oggi siamo qui più vivi e più consapevoli, più determinati, non a chiedere attenzione ma a condividere un modello urbano possibile”.

QUELLO CHE HA SORPRESO DI BRESCIA? LA COESIONE.
LAURA CASTELLETTI E ANDREA POLI A ÈLIVE

L’INTERVENTO INTEGRALE DELLA SINDACA, LAURA CASTELLETTI SUL PALCO DELLE “UTOPIAN HOURS” QUI