Ha fatto clamore la sospensione dell’attività venatoria in Lombardia sancita con un’ordinanza del Tar regionale a seguito di una ricorso della Lac. Proprio nel pomeriggio di ieri era andata in scena una dura protesta da parte di una delegazione di cacciatori a Torbole nei confronti di Matteo Salvini e dell’assessore regionale Fabio Rolfi.

Per porre una pezza a questo stallo, che sarebbe dovuto durare fino al prossimo 7 ottobre, la giunta regionale ha approvato in queste ora una delibera lampo contenente le disposizioni integrative al calendario venatorio regionale 2021/2022 in adeguamento al parere Ispra.

Queste le dichiarazioni dell’assessore Rolfi inviateci da Regione Lombardia:

“Da sabato riapriamo la caccia in Lombardia per addestramento cani e per l’appostamento da alcune specie – ha annunciato Rolfi in serata – Dal 2 ottobre tutto il resto dell’attività venatoria. Un provvedimento necessario per rispondere all’atto monocratico del Tar della Lombardia, avvenuto senza confronto. Il documento approvato ha validità fino al 7 ottobre in attesa della sentenza sul calendario originale dopo la quale decideremo quale strada intraprendere garantendo comunque il proseguo dell’attività. Con questo atto si riducono le giornate perse e si dà la possibilità ai cacciatori che hanno pagato le licenze di riprendere l’attività”.

Con la nuova delibera si riattiva l’esercizio venatorio su tutto il territorio regionale.

In particolare:

  • dal 25.09.21, riparte la caccia solo da appostamento limitatamente alle specie colombaccio, cornacchia grigia, cornacchia nera, gazza, ghiandaia e merlo;
  • fino al 30.09.21, riparte l’addestramento e allenamento dei cani negli ATC e in alcuni CA;
  • dal 2.10.21, riparte la caccia alla piccola fauna stanziale (fagiano, starna, pernice rossa, lepre, coniglio selvatico, minilepre e volpe) in forma vagante e alle specie ornitiche (tordo bottaccio, tordo sassello, anatidi, beccaccia, beccaccino ecc.), sia da appostamento che in forma vagante.

La caccia al cinghiale, in tutte le sue forme (collettive e in selezione), non era stata interrotta dalla sopra citata sospensiva.

La caccia in selezione agli ungulati poligastrici (cervo, capriolo, camoscio e muflone), regolamentata con decreti dei dirigenti AFCP, prosegue ovunque con effetto immediato