Cacciabombardieri Tornado a Ghedi fino alla fine del 2025

L’età pensionabile per i Tornado si allontana. I cacciabombardieri che dal 1982 sfrecciano sui cieli bresciani dall’Aerobase di Ghedi continueranno a farlo almeno fino al 2025. La vita operativa dei Tornado arriverà al termine dopo 43 anni cedendo il posto agli F 35. La data del 2025 è stata fissata dall’ultimo Documento programmatico pluriennale del ministero della Difesa coincidente con i ritardi del programma d’inserimento dell’F35: l’aereo invisibile. Il Tornado dovrà dunque stringere i denti ma soprattutto i bulloni: il documento della Difesa prevederà due programmi di modernizzazione che permetteranno ai vecchi cacciabombardieri di arrivare al sospirato pensionamento. Il primo programma è «relativo all’ammodernamento strutturale, tecnologico ed operativo di “mezza vita” dei velivoli – si legge nel documento – ed al mantenimento delle condizione operative per garantirne l’efficacia d’impiego sino al 2025». Per questo primo punto la Difesa ha impegnato 83 milioni quest’anno, 83 quelli che andranno spesi per il prossimo, 53 nel 2019 e 156 milioni tra il 2020 e il 2022. Un dispendio di energie economiche al fine di garantire l’efficacia dei Tornado fino a fine vita. Il secondo programma, che il documento della Difesa ha battezzato come la «Capacità aerea non convenzionale» con un esborso di 45 milioni nel triennio in corso. Gli abitanti della bassa bresciana dovranno così convivere con il rumore ormai familiare degli aerei da combattimenti per altri 8 anni. Dal 2016 a Ghedi si concentra l’intera componente strategica dell’Aeronautica militare italiana. La soppressione del 50° di Piacenza ha portato all’Aerobase bresciana altri 15 Tornado ad unirsi ai 40 Tornado Ids del 6° riorganizzato su tre Gruppi di volo: il 154° (i famosi «Diavoli rossi») e il 102° (i «Paperi»), che erano già a Ghedi da decenni con i Tornado Idso oltre alle «Pantere» del 155°.