Omicidio Bugna: accolta richiesta di revisione per Lorandi

Accolta la richiesta di revisione del processo per il quale Bruno Lorandi sta scontando la pena dell’ergastolo. Dopo svariate peripezie processuali l’omicidio di Clara Bugna, la donna di 54 anni trovata senza vita il 10 febbraio del 2007 strangolata con la cintura del suo accappatoio. A scoprire il cadavere fu dapprima il figlio di 21 anni, successivamente proprio il marito Bruno Lorandi. Colto da malore alla notizia della morte della moglie Bruno Lorandi rimase fu anche ricoverato in ospedale salvo, quattro giorni dopo, essere il primo indagato con l’accusa di omicidio volontario. L’orario della morte della donna coincideva, dicevano gli inquirenti, con quello della presenza in casa dell’uomo. Nessun segno di infrazione ne di presenze estranee in casa. Espedienti questi a portare a processo Bruno Lorandi condannato all’ergastolo anche in cassazione nel ’90. ma la giustizia dà una nuova chance a Bruno Lorandi. Il nuovo appuntamento giudiziario sarà in corte d’appello a Venezia il prossimo primo marzo. Il marmista di Nuvolera, 21 anni dopo il ritrovamento del corpo della moglie, prova a invertire il corso degli eventi. Gli elementi probatori raccolti dalla difesa sono già al vaglio della valutazione della Corte d’Appello. Oltre a riaprire il processo, Bruno Lorandi si aspetta di uscire dal carcere dove è rinchiuso da dieci anni, togliendosi di dosso le colpe per il delitto della moglie Clara Bugna.