L’annuncio lo hanno dato i parlamentari bresciani di ogni schieramento: nella manovra di bilancio attualmente in fase di definizio e approvazione, ha trovato spazio anche un emendamento dedicato a ritrovare i fondi necessari per la bonifica dell’ex sito produttivo di Brescia Caffaro.

Nei giorni scorsi il commissario strordinario del Sin Mario Nova, aveva infatti comunicato che a seguito di diverse problematiche (non ultimo il caro prezzi) il bando sul progetto realizzato non si era concluso in modo positivo.

Da qui l’impegno dei parlamentari che sono riusciti a inserire nella finanziaria una voce dedicata a questo delicato problema.

Non è stato facile trovare l’accordo, che però è stato chiuso attorno all’una della scorsa notte. L’emendamento ha trovato posto in un apposito fondo creato proprio per fare fronte a quelli che sono stati i rincari degli ultimi mesi e di fatto scongiurare il rischio che le opere pubbliche si bloccassero.

Il totale dello stanziamento ammonta in tutto a 10 miliardi di euro spalmati sui prossimi anni e a cui il Commissario potrà attingere per far fronte alle discrepanze dovute agli aumenti. Questo stanziamento sarà così ripartito: 500 milioni nel 2023, un miliardo del 2024, 2 miliardi nel 2025, 3 miliardi nel 2026 e 5 miliardi e mezzo nel 2027.