Dopo un inizio incoraggiante, il trasporto pubblico in relazione alle scuole ha mostrato più di qualche crepa portata alla luce tanto dagli utenti quanto dalla stessa Agenzia del Tpl di Brescia. L’ultima segnalazione in ordine di tempo arriva da Montirone, con tanto di una serie di video amatoriali in cui viene documentata – presumibilmente da una mamma – una mattina di passione alla fermata dell’autobus.

Nei vari video viene raccontata l’odissea di decine di ragazzi fra ritardi, corse saltate e mezzi tanto pieni da non permettere a molti di salire. La giornata raccontata in questa sorta di reportage amatoriale è quella di ieri, 6 ottobre 2022.

Si parte quando c’è ancora semibuio. Arriva la prima corriera (doppia) che è praticamente già piena, quindi dei molti ragazzi in attesa circa ua trentina rimane esclusa.

Trascorrono i minuti, l’orario della campanella si avvicina ma alle 7.26 del pullman di 7 e un quarto nemmeno l’ombra. “Vediamo a che ora riusciamo ad arrivare oggi a scuola” dice la donna del video.

7.37, l’autobus non è ancora arrivato. 7.52, “pullman delle 7.15 non è passato, quello delle 7.42 non è passato. Ma in ogni caso i ragazzi sarebbero comunque arrivati in ritardo, a questo punto salteranno tutti la prima ora di lezione, sempre se il prossimo passa”.

E due minuti più tardi il tanto atteso pullman arriva, ma manco a dirlo anche in questo caso è strapieno con largo disappunto dei presenti. In attesa alla fermata – come detto nel filmato – dalle 6.25.

La risposta dell’Agenzia Tpl

“Quello che da qualche anno non funziona più è la quantità effettivamente disponibile di risorse economiche, ed è noto a tutti, anche se poi ciascuno vede i propri bisogni come prioritari, mentre il resto non esiste – è la motivazione dei vari disservizi scritta in una lunga lettera dall’Agenzia Tpl di Brescia – Risorse che, nonostante il contributo di Comune di Brescia e Provincia, di Regione e del Fondo Nazionale Trasporti, risultano sempre più inadeguate a garantire l’offerta che sarebbe opportuno mettere in campo, in quanto erose dall’inflazione”.

In buona sostanza quanto dichiarato appena un paio di settimane fa dal presidente Giancarlo Gentili, che possiamo riassume in: non ci sono i soldi, facciamo il meglio possibile con quello che abbiamo. Concetto ribadito anche oggi.

“Stiamo continuamente valutando i problemi, per come ci vengono proposti e per come è possibile gestirli. Stiamo ascoltando e incontrando gli Amministratori locali per condividere i percorsi, ove possibili – prosegue l’Agenzia bresciana – Questo è il nostro impegno in una condizione in cui anche le Aziende reclamano l’esplosione dei costi, la carenza di personale, il danneggiamento delittuoso di un numero significativo di mezzi”.

Tirando le fila del discorso, secondo l’Agenzia le priorità d’intervento devono essere inquadrate in una visione complessiva dell’organizzazione del servizio, oggi impoverito. Per il momento la coperta rimane corta, quindi le risorse disponibili vengono gestite e ricalibrate sui territori.

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