Prima lo stop all’asporto all’1.30, dal primo week end di novembre, poi la fase due, quella sensibilizzazione con la campagna informativa e i manifesti che già hanno iniziato ad apparire sui muri (già deturpati) del quartiere.

L’iniziativa di Carminiamo, l’associazione che racchiude gestori di locali e cittadini al Carmine, entra nella fase 2, quella si sensibilizzare tutti i clienti dei locali, i frequentatori della movida, soprattutto nel week end, ad assumere comportamenti “civili ed educati”.

In queste ore sono infatti comparsi i primi manifesti che, con uno stile giovane e accattivante, dovrebbero indurre coloro che invadono le strade del Carmine fino a notte fonda a ricordare che è un quartiere nel quale molti bresciani abitano e, dopo una certa ora, hanno il diritto di poter riposare. Oltre che a tornare a casa serenamente e a non dover imbattersi in “bisogni fisiologici umani” per le vie del quartiere.

Basterà la “moral suasion”?