I giudici della sorveglianza di Sassari lasciano Pasquale Zagaria ai domiciliari in provincia di Brescia, a Pontevico.

È la decisione che segue la revisione imposta dal decreto Bonafede emesso dopo la scarcerazione di alcuni ergastolani e detenuti al 41 bis per l’emergenza Covid. Il fratello del capoclan dei Casalesi, 60enne, condannato per associazione per delinquere di stampo mafioso ed este, fu rilasciato in virtù dello stato di salute a seguito della mancata risposta del Dap ai giudici di sorveglianza che avevano chiesto al Dipartimento, di indicare un istituto alternativo a quello di Sassari, in cui il detenuto potesse continuare a essere curato per la patologia oncologica da cui è affetto.

Stando a quanto riporta Il Mattino, dopo la concessione dei domiciliari (disposta solo per cinque mesi) in provincia di Brescia, si sono scatenate feroci polemiche e addirittura c’è stato un cambio del vertice al Dap.

L’ordinanza appena emessa, che consta di 25 pagine, fa riferimento a questioni di legittimità costituzionale. Pasquale Zagaria, fratello del boss dei Casalesi, Michele, è difeso dagli avvocati Andrea Imperato, Angelo Raucci e Lisa Vaira.