“La Sindaca, in contrasto con il proprio programma elettorale, condanna la nostra città a essere l’unica in Lombardia a mantenere, per una quota rilevante dei rifiuti, i cassonetti”. È duro l’attacco di Legambiente Brescia all’amministrazione Castelletti dopo la scelta, annunciata in queste ore, di mantenere sostanzialmente invariato il metodo combinato di raccolta dei rifiuti. In poche parole un “no” al porta a porta tanto caldeggiato dall’associazione ambientalista.
Secondo Legambiente, contrariamente a quanto affermato dalla Loggia, questa via renderà impossibile per la città riuscire a raggiungere l’obiettivo dell’83,3% di raccolta differenziata, oltre alla riduzione dei rifiuti pro capite. Anzi, aggiungono, “certamente porterà a un sostanziale incremento del fuori cassonetto con ulteriori costi a carico dei contribuenti”.
Viene inoltre aspramente criticato il percorso di questi ultimi due anni fra annunci contradditori, mancanza di confronto, uno studio definito “lacunoso” e una scelta anticipata rispetto al dibattito consiliare appena avviato.
“Sicuramente siamo lontani da un metodo democratico e partecipato – conclude il presidente Danilo Scaramella – Siamo veramente sconcertati da un atteggiamento dell’Amministrazione che conferma, al di là dei Piani e dei propositi enunciati in conferenze e dibattiti, una mancanza di volontà di compiere le scelte ambientalmente corrette, fondamentali per il futuro della nostra città”.









































