“Il Pride cosa chiede? Chiede uguaglianza, chiede diritti civili, chiede autodeterminazione e chiede giustizia sociale. Se qualcuno nel 2025 si oppone a questi valori, si oppone allo sforzo che la città sta facendo, cioè uguaglianza, diritti civili, autodeterminazione, giustizia sociale, vuol dire che non crede nella libertà, non crede evidentemente nella democrazia e a noi questo non piace.”

La Sindaca Laura Castelletti alla conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2025 del Brescia Pride va ditta sugli striscioni apparsi stamattina a Campo Marte e al Prealpino contro il Pride rivendicati dalla “Trincea Urbana dei patrioti”

“Non ci intimorisce – ha aggiunto Laura Castelletti – perché crediamo in queste battaglie. Io sarò presente, come ho sempre fatto in questi anni e sarò insieme a moltissimi miei assessori e consiglieri comunali”. La Sindaca ha poi invitato tutti a partecipare e “occuparci – ha aggiunto – di questi temi in prima persona”.

LA PRESA DI POSIZIONE – VIDEO

“A CHI SCEGLIE L’OSCURITÀ, NOI RISPONDIAMO CON LA LUCE DELLE STRADE”

Al termine della conferenza stampa di presentazione del Pride la Sindaca ha rincarato la dose con una nota stampa.

“Le scritte apparse nella notte a campo Marte e i manifesti attaccati abusivamente in città sono inaccettabili e profondamente lontani dai valori che Brescia rappresenta” – si legge nella nota -. “Non possiamo e non dobbiamo permettere che l’odio e l’intolleranza trovino spazio nella nostra città. Siamo una comunità viva, che crede nella libertà, nel rispetto, nell’inclusione e non sarà certo un atto notturno e codardo a farci arretrare.
Il Pride nasce dal lavoro quotidiano di chi, in tutti gli altri 364 giorni dell’anno, si impegna per costruire una cultura civica fondata sul rispetto, sulla valorizzazione delle differenze e sulla tutela dei diritti. È un percorso che parla di dignità, di libertà, di uguaglianza ed è un segnale chiaro che la nostra città vuole guardare avanti, non tornare indietro.

“Sabato saremo al corteo, patrocinato dal Comune, con la consapevolezza che la democrazia vive proprio attraverso la partecipazione e l’affermazione dei diritti di ogni persona”.

“Chi pensa di spaventarci o di dividerci si sbaglia. – ha concluso -. A chi sceglie l’oscurità, noi rispondiamo con la luce delle strade, con la forza della comunità e con la fermezza dei nostri valori. Nessuna propaganda d’odio fermerà il cammino verso una società più giusta, più libera e più accogliente”.