È un altro capitolo del suo programma che tra “un paio di settimane -dice – presenteremo completo con tutta la coalizione”.

Laura Castelletti, dopo aver illustrato per macro aree il suo programma per Brescia del Futuro, prosegue il racconto di come intende poi declinare le “definizioni generali”.

Dopo l’ambiente, è la digitalizzazione l’altro corposo capitolo della sua proposta per la città.

“L’obiettivo -dice la candidata del centrosinistra – è accorciare le distanze tra la pubblica amministrazione e i cittadini, semplificando la vita soprattutto con risposte più tempestive”.

E la strada per raggiungere questo obiettivo passa attraverso nuovi investimenti e formazione con nuove competenze all’interno dell’Amministrazione Comunale.

DOMOTICA, BRESCIA APP, IL GEMELLO DIGITALE

Tra i progetti Laura Castelletti cita “l’incentivazione della domotica nelle case degli anziani, lo sviluppo della Brescia APP che già oggi consente di avere una serie di informazioni in tempo reale su parcheggi, mezzi di trasporto, negozi del centro”.

Ma soprattutto “il Gemello Digitale” in grado di dare una preziosa quantità di dati da elaborare per migliorare i servizi: dati relativi a infrastrutture, servizi, popolazione, traffico, aria, gestione delle emergenze.

Non solo. “Noi -sottolinea Laura Castelletti- siamo già in un Distretto Creativo Digitale. Lo dobbiamo solo sviluppare, incardinare perchè è un’attrazione per i giovani ma anche per capitali internazionali. Una realtà digitale che però troverà anche una sede fisica nella Cittadella dell’Innovazione”.

INVEST BRESCIA

Nel capitolo digitalizzazione c’è spazio anche per Invest Brescia, “un progetto -ammette Castelletti- che ho visto e copiato a Bologna con Invest Bologna, dove ha trovato un grande successo attirando investimenti e investitori. Progetto che ha facilitato l’arrivo delle imprese. Il Comune -ha sottolineato la candidata del centrosinistra- non ha grandi leve ma può essere un facilitatore nell’insediamento di un’azienda sul proprio territorio, un interlocutore con altre realtà e istituzioni, come ad esempio la Camera di Commercio”.

Il “faro -sottolinea Laura Castelletti-