Il bar “La Fabbrica” di via Trieste a Brescia è stato chiuso per 30 giorni dopo che il gestore è stato arrestato con le accuse di produzione e detenzione di droga ai fini di spaccio. Il provvedimento è stato disposto dal Questore Paolo Sartori ai sensi dell’articolo 100 del Tulps.
L’intervento nasce da un controllo antidroga effettuato l’11 novembre dalla Polizia Locale. Gli agenti sono entrati nel locale, segnalato come punto di riferimento per tossicodipendenti, e hanno ricostruito un’attività di spaccio riconducibile al titolare, che secondo gli accertamenti produceva e preparava marijuana e hashish destinati alla clientela abituale.

Le perquisizioni nel bar e nell’abitazione dell’uomo hanno portato al sequestro di quantità significative di stupefacenti e addirittura di una serra per la coltivazione della marijuana. Il gestore è stato arrestato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Secondo la Questura, quanto accaduto ha generato allarme tra i residenti della zona. La chiusura del locale è stata motivata dal rischio di una reiterazione delle condotte e dalla presenza di sostanze stupefacenti all’interno di un locale in pieno centro storico.
Il questore Sartori ha evidenziato che “l’accertata attività di spaccio all’interno di un esercizio pubblico rappresenta un fatto di estrema gravità”, sottolineando la necessità di impedire che locali frequentati anche da giovani diventino punti di riferimento per attività illegali.














































