In molti negli ultimi giorni hanno segnalato la massiccia presenza di un insetto sui davanzali o addirittura in casa. Si tratta della cicice dell’olmo (Arocatus melanocephalus) che in primavera svolazza in cerca di un rifugio e proprio in questo periodo diventa più fastidioso.

Bisogna sottolineare che non è pericolosa né per le persone né per gli animali. Non punge e non veicola infatti alcun tipo di malattia. Tuttavia può dar parecchio fastidio oltre che per i tanti esemplari, anche per lo sgradevole odore che emette quando viene disturbata.

La cimice trascorre un periodo limitato del suo ciclo vitale sugli alberi e, per questo motivo, non sono stati ancora individuati trattamenti delle piante efficaci per contrastarne la proliferazione. Un consiglio per evitare che si moltiplichino (anche alla luce del fatto che nelle città non si possono usare pesticidi sugli alberi) è quello di eliminare gli ammassi di frutti e foglie alla base degli olmi e di chiudere finestre e infissi, sigillando eventuali crepe.

Questi insetti infatti svernano in casa, in luoghi riparati e nascosti come i cassoni delle tapparelle, nei battiscopa, nelle fessure dei muri o fra i tessuti. Evitare che trovino un varco di accesso è il passaggio fondamentale, ma qualora ci riuscissero il Comune consiglia di utilizzare l’aspirapolvere o – nei casi estremi – insetticidi a bassa tossicità, preferibilmente a base di piretrine di sintesi o naturali.

La cimice degli olmi ha colonizzato soprattutto alcune zone della città, corrispondenti ad aree agricole o molto alberate, e prolifera soprattutto quando sono presenti degli olmi negli ambienti intorno agli edifici. Nel mese di aprile, gli adulti che hanno passato l’inverno sotto le cortecce degli alberi o in rifugi protetti nelle abitazioni si spostano sugli olmi dove si accoppiano e depongono le uova, dalle quali nascono gli stadi giovanili dell’insetto che si concentrano in corrispondenza degli ammassi di frutti dell’olmo, anche quando cadono a terra.