Sono più di cento le auto che quotidianamente si incolonnano in via Cattaneo dal lunedì al giovedì. Intorno alle quattro, ora di uscita dei figli da scuola, le auto formano lunghe code condendo l’aria con biossido di azoto, un gas rilasciato soprattutto dai motori diesel.

I genitori che attendono i figli fuori dall’Arici devono inoltre svoltare nel vicolo San Marco, un vicolo ancora più stretto per raggiungere il portone secondario dell’istituto. E’ da lì che i figli escono, uno alla volta.

La coda dura in media venti minuti e in quel lasso di tempo, fanno notare i residenti “non c’è spazione neanche per i ciclisti, costretti a fare zig-zag tra le auto”. Ma non è solo Via Cattaneo a vivere questo problema. Gli incolonnamenti fuori dagli istituti riguardano anche altre scuole a Brescia. Il livello inoltre del biossido di azoto tra l’Arici e Via Cattaneo è di 57 microgrammi, 4 volte superiore alla concentrazione dello stesso gas davanti al Civile, dove una misurazione del febbraio 2018 recita 53 microgrammi.

Il progetto Pedibus, iniziato nel 2014 non ha avuto seguito. Legambiente chiede da anni l’installazione di isole pedonali davanti alle elementari. Ma non solo. Anche zone car free. Tutto però sembra dipendere dai genitori. “Il Pedibus dovrebbe essere organizzato da loro” fa sapere Manzoni, assessore alla mobilità. Sempre Manzoni ha ricordato gli investimenti fatti dalla Loggia sui mezzi pubblici, ciclabili e zone 30. Dal canto suo, il rettore dell’Arici Davide Guarneri afferma che “nessuno può obbligare i genitori a scegliere con quale mezzo accompagnare i figli.” Spesso infatti ci sono motivazioni legate semplicemente ad esigenze di lavoro.

Nel frattempo, il problema dello smog in Via Cattaneo rimane un problema irrisolto, al quale di dovrà trovare presto una soluzione. Anche se un piano per ora è ancora tutto da studiare.