Cala il sipario sulla Raffineria Metalli Capra. Il Tribunale di Brescia ha sentenziato ieri la fine dell’azienda che aveva più di 70 anni di storia. L’azienda con sede a Castel Mella, con una filiale anche a Montirone aveva presentato una domanda di ammissione al concordato preventivo che era stata accolta, ma il commissario Stefano Midolo ha dichiarato poi la richiesta inammissibile.

Metalli Capra ora dovrà fare i conti con gli 82 dipendenti a carico che ora sono alle prese con la Cassa Integrazione straordinaria per crisi. Eppure nel periodo precedente al Natale, c’erano state diverse manifestazioni di interesse nell’acquisizione di Metalli Capra, ma sono mai arrivate offerte concrete.

La Jordan Steel Work ha rinunciato a rilevare l’azienda a causa dei costi troppo alti per mettere in sicurezza la discarica di Capriano che contiene tonnellate di scorie contaminate da Cesio.

La fine della storia di Metalli Capra mette in serio rischio dunque gli 82 posti di lavoro. Erano più di 120 prima della crisi e poco a poco sono passati da 97 a 87 fino ad arrivare a quelli attuali. I bilancio 2017 inoltre si era chiuso con un rosso di 40 milioni di euro. Salvare l’azienda di Castelmella sarebbe stato un autentico miracolo.