“L’aumento dei contagi rischia di rovinare le feste di Natale e di Capodanno a 8 milioni di italiani che risiedono in Liguria, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Valle d’Aosta e provincia di Bolzano. Infatti il rischio di zona gialla per tali Regioni è alto, visto il boom di contagi e ricoverati causa Covid-19”.

Attualmente la Lombardia non rischia il passaggio di fascia, rimanendo così in zona bianca.

Questo è quanto emerge da una analisi della Coldiretti nell’evidenziare gli effetti dell’eventuale cambio di colore alla vigilia delle feste di fine anno, con l’obbligo delle mascherine anche per shopping all’aperto e l’addio alle grandi tavolate al ristorante.

“Le conseguenze del passaggio in zona gialla – ha spiegato Coldiretti – riguardano diversi aspetti della vita quotidiana: dall’obbligo di indossare sempre la mascherina sia all’aperto che nei luoghi chiusi; passando poi per il taglio della capienza di luoghi aperti al pubblico che scende al 50% per teatri, cinema, sale da concerto e stadi, e al 35% per gli impianti sportivi al chiuso. E in ogni caso l’accesso è sempre subordinato al possesso del green pass”.

“Inoltre – ha continuato Coldiretti – il certificato verde è obbligatorio anche per salire su treni intercity e ad alta velocità, navi e autobus a lunga percorrenza, oltre che sui voli aerei nazionali e sulle funivie per gli impianti sciistici. In zona gialla restano chiuse anche le discoteche”.

“Il cambio di colore – ha sottolineato la Coldiretti – prevede poi un massimo di 4 persone per tavolo al chiuso, in bar e ristoranti. Il limite dei posti a tavola peserebbe anche sugli incassi dei 53 mila bar, ristoranti e agriturismi presenti nelle cinque Regioni candidate al cambio di colore”.

“L’impatto negativo della reintroduzione della zona gialla si trasferisce a cascata sull’intera filiera – ha sottolineato la Coldiretti – con la riduzione di acquisti di prodotti alimentari e vino dalle aziende agricole, ma anche di addobbi floreali e il rinvio delle cerimonie”.

“Senza dimenticare che un terzo della spesa turistica in Italia è destinato all’alimentazione, con il cibo che rappresenta per molti turisti la principale motivazione del viaggio. Inoltre – ha continuato Coldiretti – le regioni a rischio di cambio di colore sono importanti mete di vacanze invernali, e proprio il turismo in montagna l’anno scorso è stato fra i più penalizzati dalle misure anti contagio”.

“Proprio dal lavoro di fine anno dipende buona parte della sopravvivenza delle strutture agricole. Le attività di allevamento e coltivazione – ha concluso la Coldiretti – svolgono un ruolo fondamentale per il presidio del territorio contro il dissesto idrogeologico, l’abbandono e lo spopolamento”.

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