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Colonnine di ricarica, 3° puntata. L’utilizzo improprio di E-vai

È indubbio che a Brescia per i proprietari di auto elettriche ed ibride la strada sia sempre più “ad ostacoli”.

Alla carenza cronica, e ad oggi ingiustificata, di colonnine di ricarica, si aggiunge anche un’altra criticità: gli utilizzatori del car sharing e-vai sempre più spesso parcheggiano negli spazi assegnati al servizio ma che sono adiacenti a quelli di ricarica dei veicoli elettrici e, quindi, allungano il cavo alla colonnina con il risultato di utilizzare uno stallo consentito solo per il parcheggio e non per la ricarica.

Quanto questa operazione sia fatta in buona fede al momento è difficile da dirsi. Certo è che il problema, potremmo dire, sta all’origine: creare uno stallo di parcheggio di auto elettriche del car sharing a 2 metri dalla colonnina, cioè in modo tale che il cavo dell’auto sia assolutamente sufficiente per questo tipo di utilizzo.

Che sia voluto o mal progettato o che questa opzione sia sfuggita ai progettisti del servizio, quindi al Gruppo FNM (Ferrovie Nord Milano) e a chi ha autorizzato questi stalli a Brescia (ovvero il Comune), sta di fatto che sempre più spesso questa situazione sta creando un ulteriore disservizio.

Disservizio che ci è stato segnalato da più lettori dopo il nostro articolo sulla carenza di colonnine nel centro storico di Brescia proprio pechè le APP di geolocalizzazione, come quelle di A2a o Enel Way, rilevano la disponibilità o meno della colonnina dal sensore installato nel parcheggio e non dall’effettivo impegno della colonnina.
Va da sè che nel caso appena descritto il parcheggio è libero ma la colonnina di ricarica occupata.

IN ATTESA DELLE RISPOSTE DELL’ASSESSORE MANZONI

Sull’evoluzione della situazione “colonnine in centro a Brescia” siamo ancora in attesa delle risposte dell’assessore Manzoni: perchè togliere quella di via IV Novembre prima di installarne di nuove?
Oggi ce ne sono 2 in tutta l’area del centro storico e per altro sono nel parcheggio, a pagamento, di piazza della Vittoria. Quindi si paga due volte.
Le più vicine sono, rispettivamente: via Tartaglia, a ovest, via XX Settembre a sud, largo Torrelunga, ad est, via Trento a nord: esattamente non proprio quattro passi in nessuna direzione.

All’assessore Manzoni vorremmo anche chiedere quando verranno installate quelle nuove e già previste nel piano di A2A. Il 2022 è ormai finito e invece di implementare si vedono solo delle riduzioni.

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