Il calo del Pil in Italia nel 2020 sarà “pesante” ma inferiore alla doppia cifra. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in conferenza stampa a Palazzo Chigi con la presidente della Confederazione svizzera, Simonetta Sommaruga, rispondendo alla domande dei giornalisti sulla riunione del governo oggi sul Def. “Possiamo dire che la situazione è molto pesante però abbiamo note positive”, ha spiegato Conte. “Nelle previsioni, noi stiamo scendendo sotto la doppia cifra”, ha aggiunto riconoscendo come si tratti di un “calo pesante del Pil in Italia ma ragionevolmente, secondo le previsioni più accreditate, che stiamo seguendo, saremo sotto la doppia cifra”, ha chiarito il primo ministro.

E’ necessario che Italia e Svizzera raggiungano un accordo entro fine anno su lavoratori frontalieri. “La crisi stessa ha messo in risalto come siano preziosi i lavoratori italiani in Svizzera nel Ticino”, che danno un contributo “anche nel settore medico e sanitario”, ha ricordato Conte. “Con la presidente Sommaruga abbiamo salutato con favore i progressi” in funzione di “giungere ad una soluzione per il negoziato sul trattamento fiscale dei lavoratori frontalieri: vogliamo un accordo sia più vantaggioso possibile e nel reciproco interesse e riteniamo e auspichiamo che possa essere raggiunto entro fine anno”, ha sottolineato il primo ministro.

Venendo ai rapporti commerciali ed economici tra Italia e Svizzera ha aggiunto che si tengono su “basi molto solide”. “Queste emergenza ha avuto conseguenze sui rapporti commerciali e reciproci che comunque si basano su basi solide”, ha spiegato Conte ricordando che l’Italia è il “terzo partner commerciale” della Svizzera. “Ci sono aziende italiane e grande e piccole imprese che sono molto interessane ad investire in territorio svizzero e viceversa”, ha proseguito.

E sul coronavirus ha spiegato che “se saranno rispettate le regole per il contrasto l’Italia potrà affrontare la prospettiva pandemica con moderato ottimismo”. Il sistema italiano in particolare, ma questo vale un po’ per tutti, “si è attrezzato ora molto di più per la risposta sanitaria, sia in termini terapeutici che di potenziamento delle strutture sanitarie di accoglienza, sia per quanto riguarda le attività di monitoraggio e prevenzione”. Per questo secondo Conte, “se rispettiamo (le regole) abbiamo la fiducia di poter dire che possiamo affrontare la nuova prospettiva pandemica con moderato ottimismo”. Mentre in caso di un minore senso di responsabilità e “se mascherine e distanze fossero accantonate, la curva epidemiologica riprenderebbe e non la controlleremmo lo stesso”, ha aggiunto.

Infine un passaggio sul clima. Per il premier l’Europa deve lavorare affinché la lotta ai cambiamenti climatici e l’impegno per la tutela della biodiversità diventi una priorità a livello mondiale. “Ci sono alcuni temi che necessariamente devono farci lavorare insieme come i cambiamenti climatici, la riduzione delle emissioni di CO2”, ha detto Conte, sottolineando come “deve essere perseguita non solo in Italia e in Europa ma a livello mondiale” questo tipo di esigenza. “L’Europa oggi – ha evidenziato – deve esercitare questa leadership nella transizione energetica, per la tutela dell’ambiente e la protezione delle biodiversità e lavorare affinché questa ricchezza venga trasmessa a nostri figli”. Per questo, ha rimarcato il primo ministro, “l’Europa deve essere capace di irradiare questa forza in tutto il mondo”.

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