“Il pedaggio della Corda Molle non è all’orizzonte”. Lo afferma la Lega in una nota, replicando alle polemiche sollevate in questi giorni.

Secondo il Carroccio, la previsione di pagamento per il tratto stradale risalirebbe al periodo in cui il ministro delle Infrastrutture era Graziano Delrio (Pd) e il governo aveva sottoscritto il contratto di concessione che già includeva il pedaggio. “In sintesi – si legge – la sinistra ha previsto di far pagare gli automobilisti, la Lega lo sta evitando”.

Nella stessa nota, il partito guidato da Matteo Salvini ricorda che, in occasione dell’ordine del giorno al decreto economia presentato dal centrosinistra per impegnare il governo alla gratuità, il Mit aveva espresso parere favorevole con una riformulazione, non accolta dal proponente (Azione).

La Lega punta poi il dito contro chi già da tempo profila l’arrivo del pedaggio, ipotesi definite “false e infondate”, e sottolinea che il Ponte sullo Stretto “nulla c’entra con la Corda Molle”, ma anzi potrebbe produrre “effetti positivi per tutta Italia, in particolare per le aziende lombarde, con un incremento di 23 miliardi del Pil”.