l'arresto nel 2019

Ha provato a difendersi, o meglio a discolparsi Samir Bougana, il foreign fighter bresciano accusato di tortura e sevizie. Il 28enne di origini marocchine, ma nato a Gavardo, ha risposto alle domande del Gip nel carcere di Sassari dove attualmente sta scontando una pena pari a 4 anni per terrorismo.

Secondo quanto riportato dall’Ansa, l’uomo avrebbe negato tutte le accuse. Dopo la prima condanna confermata in appello infatti, la Procura ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare per torture e sevizie nei confronti di almeno due persone, una delle quali adolescente.

Bougana si era radicalizzato in Italia prima e in Germania poi. Successviamente la decisione di partire per la Siria dove si era unito al sedicente Stato islamico. Nel 2019 l’arresto e oggi queste nuove accuse di tortura, operata pare per convincere le vittime delle sevizie a convertirsi all’Islam.

Il legale di Bougana – aggiunge l’Ansa – non ha chiesto misure alternative e presenterà ricorso al Riesame.