Dopo tanta attesa dovrebbe essere giunta l’ora del “decreto maggio” che stando alle ultime voci vedrà la luce entro questa settimana.

I nodi da sciogliere erano molteplici, ma sembra che dopo l’ultimo incontro di questa a notta a Palazzo Chigi fra Giuseppe Conte e il ministro Roberto Gualtieri si sia trovata la quadra su provvedimenti come i trasferimenti a fondo perduto alle imprese e lo sblocco dei circa 12 miliardi di debiti della pubblica amministrazione.

Manca però l’accordo sugli aiuti alle imprese, problematica che sarà a centro dell’incontro di questa sera fra Conte e i sindacati. Scontro aperto anche sul reddito d’emergenza con l’area di centro sinistra del Governo (Pd e Italia Viva) contraria alla norma così come l’avrebbero proposta i membri pentastellati. Si cerca una mediazione fra il sostegno strutturale e la misura una tantum.

Il decreto dovrebbe valere 55 miliardi di misure anti-crisi fra cui potrebbero esserci aiuti a bar e ristoranti come l’eliminazione della tassa sull’occupazione di suolo pubblico, all’edilizia con l’introduzione di ulteriori detrazioni fiscali per gli interventi antisismici e di efficientamento energetico oltre a un bonus per le famiglie spendibile nelle strutture ricettive italiane.