“Il rischio non è finito e dobbiamo ficcarcelo nella testa – ha detto il sindaco di Brescia Emilio Del Bono a margine della presentazione dell’ordinanza per la movida bresciana – Il comitato di confronto è stato molto utile, schietto e serio su come affrontare la riduzione del rischio assembramento davanti ai locali. Ciò che è avvenuto in piazza Arnaldo è la spia di una problematica molto più estesa che non riguarda solo la piazza, ma anche le vie limitrofe, la zona del carmine e alcuni spezzoni del centro storico e le altre grandi piazze”.

“La nostra non è la città della movida, ma delle movide perché abbiamo tanti luoghi di aggregazione – ha continuato Del Bono – Dopo questo fine settimana ci sarà un nuovo incontro per vedere se saranno necessari altri provvedimenti che spero non servano perché poi c’è solo una soluzione: la riduzione dell’orario con ovvie conseguenze per gli esercenti”.

Poi Del Bono ha anche criticato la riapertura quasi totale adottata con l’ultimo decreto governativo, così come le disposizioni di sicurezza: “Le disposizioni sono molto ambigue, l’espressione assembramento non ha riscontri precisi nei codici e nella legge. Avrei anche qualche cosa da dire sulla riapertura di tutte le attività in alcune province compresa la nostra, ma ho recepito la norma regionale e nazionale”.

Infine l’accorato appello ai cittadini: “Non abbracciatevi e baciatevi, non fate capannello, mettete la mascherina quando non mangiate o bevete perché da noi il virus c’è ancora, tanti sono gli asintomatici e i test lo stanno mettendo in luce. Il rischio non è finito e dobbiamo ficcarcelo nella testa”.