Un terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito questa mattina la Turchia meridionale, causando almeno 285 morti nel paese, e almeno 237 in Siria.

La violentissima scossa si è verificata alle 4:16 (ora locale), con epicentro a circa 30 chilometri da Gaziantep, un capoluogo provinciale con una popolazione di oltre due milioni di abitanti, ed è stato avvertito anche in diverse regioni di Siria e Libano. Le autorità della Turchia hanno segnalato il crollo di decine di edifici, sia a Gaziantep sia nei vicini centri di Diyarbakir e Malatya. L’Autorità per la gestione dei disastri e delle emergenze ha proclamato lo stato di massima emergenza e mobilitato tutti i servizi di soccorso.

In Siria, invece, la violenta scossa ha causato oltre 200 vittime nei governatorati di Aleppo, Hama e Laodicea, in Siria. Lo ha riferito il vice ministro della Salute siriano, Ahmed Damiriya. Il funzionario ha riferito che gli ospedali pubblici e privati sono stati posti in stato di massima allerta, e che i servizi di emergenza nelle regioni interessate dal sisma sono stati mobilitati. Sia il governo della Turchia che il governo della Siria hanno proclamato lo stato di disastro naturale.

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