Sembra ieri che Sergio Mattarella veniva eletto alla Presidenza della Repubblica. E invece sono già passati sei anni e mezzo, o meglio così sarà da martedì 3 agosto quanto scatterà il cosiddetto semestre bianco.

Come previsto dalla Costituzione, da questo momento in poi il Capo dello Stato uscente non potrà sciogliere le Camere e indire nuove elezioni.

Su questa misura i pareri sono contrastanti: c’è chi teme che a questo punto le diverse anime del Governo, senza più il timore dello sciogliemto, possano iniziare a porre veti incrociati a non finire o addirittura tentino di formare nuovi Governi.

A questo punto però iniziano i toto nomi e i toto date con diverse ipotesi. In primis qualcuno porta avanti la possibilità che la vita di questo Esecutivo possa giungere al termine proprio a febbraio 2022 quando si eleggerà il nuovo inquilino del Quirinale che dovrebbe essere l’attuale premier Mario Draghi. Altri invece ritengono poco attendibile una salita al Colle di Draghi che quindi giungerebbe a naturale scadenza nel 2023 e in questo caso ci vorrebbe un altro nome. Non è detto che questo nome si anche nuovo poiché c’è chi ipotizza che i partiti possano chiedere a Mattarella di correre per un secondo mandato. Attualmente è tutta fantapolica, ma da qui ai prossimi mesi qualcosa dovrà muoversi e quel qualcosa sarà il futuro del nostro Paese.