Brescia guadagna posizioni nella classifica nazionale di Ecosistema Urbano, il rapporto annuale curato da Legambiente e Il Sole 24 Ore sulle performance ambientali delle città italiane. La città passa dal 30° al 18° posto tra 106 capoluoghi, avvicinandosi a Mantova, Bergamo e Cremona, tutte stabilmente nella parte alta della graduatoria.
Il risultato positivo è legato anche al calo di altre realtà urbane: “Non è un bel segnale – osserva Legambiente Brescia – perché significa che in Italia si fatica non solo a migliorare, ma persino a mantenere i risultati raggiunti”.
Nel dettaglio, Brescia resta nelle retrovie per qualità dell’aria e consumo di acqua, seppur con alcuni progressi nelle perdite di rete. La città è in fondo alla classifica per potenza fotovoltaica installata sugli edifici pubblici e ancora oltre la metà per la quantità di rifiuti prodotti (536 kg per abitante). La raccolta differenziata cresce di meno di un punto (dal 68,5% al 69,4%), pur consentendo un balzo dal 50° al 44° posto.
Tra i punti di forza, la mobilità sostenibile, la dotazione di verde urbano (5° posto per numero di alberi), il basso consumo di suolo e il trasporto pubblico, che si colloca tra i migliori per le città di medie dimensioni. Brescia si distingue inoltre per un basso tasso di motorizzazione (62,9 auto ogni 100 abitanti), pur in un contesto nazionale ancora molto lontano dagli standard europei.
Per Legambiente restano ampi margini di miglioramento, in particolare per ridurre i rifiuti, incrementare il fotovoltaico, estendere le ZTL e potenziare l’efficienza della rete idrica.