È stato un anno non semplice per l’industria bresciana e – ormai l’abbiamo capito – anche i prossimi mesi non saranno dei migliori. Ci sono però delle realtà che nonostante le difficoltà sono riuscite a chiudere l’anno con numeri più che soddisfacenti.

Fra questi c’è l’Eredi Gnutti Metalli che proprio in questi giorni ha presentato il bilancio di esercizio 2023 con i parametri finanziari in miglioramento. Il settore è quello della barra d’ottone che, sebbene si confermi un business solido, ha perso circa il 15% dei volumi (vedi guerre, prezzi delle materie prime, tassi d’interesse, inflazione).

L’esercizio si è chiuso con un risultato lordo ante imposte positivo per circa 1,7 milioni di euro e una redditività operativa di circa 11,9 milioni. Sono valori leggermente inferiori rispetto rispetto al bilancio precedente, quando però si era registrato il rimbalzo positivo del post-covid. La rinnovata capacità reddituale dell’azienda ha anche permesso di ottenere risultati che, dopo anni, consentono la distribuzione di dividendi ai soci per un totale di circa 1 milione di euro.

Investimenti e sostenibilità

Se c’è un punto caro la direttore generale Nicola Cantele è quello degli investimenti, seguendo un preciso progetto.

Nell’utlimo anno sono stati pari a 6,7 milioni con una speciale attenzione alla sostenibilità: il nuovo campo fotovoltaico da 3,9 MWp la cui energia viene quasi interamente consumata dallo stabilimento, l’ampliamento dell’impianto di raccolta delle acque meteoriche che depurate entrano nel ciclo di produzione e un unovo sistema di trattamento dei sottoprodotti di fonderia in una logica di circolaritàdel processo. Perché come ha ricordat fra il serio e il faceto Cantele, “l’ottone è come il maiale, non si butta via niente”.

Per i prossimi cinque anni, il piano è di investire oltre 25 milioni in progetti green e sostenibili. “Siamo sempre più convinti che la nostra mission sia quella di produrre in modo consapevole, sostenibile e responsabile – ha aggiunto Cantele – Ogni nostra scelta è compiuta con grande attenzione a ciò che ci circonda, sia sotto il profilo economico e finanziario, sia sotto l’aspetto dell’ecosostenibilità”.