Consumi in calo del 3%, ma emissioni in aumento dello 0,5. Ciò che poi – come ben sappiamo – è cresciuto parecchio è stato il prezzo: +100% per l’elettricità, +57% per il gas. Questo è il quadro del 2022 italiano in campo energetico tracciato dall’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).

Un anno quindi che verrà ricordato per diversi fattori, a partire proprio dal crollo dei consumi con un picco del -12% nell’ultimo trimestre cui però non è seguita la medesima tendenza nelle emissioni. Crescita che si conferma per il secondo anno consecutivo, ma su cifre ben minori visto che nel 2021 si era superato 8%.

Fra gli aspetti positivi sottilienati dallo studio dell’agenzia, troviamo ad esempio la crescita di un punto percentuale della quota di fonti rinnovabili sui consumi finali che si è attestata al 20%. Segnali di miglioramento vengono intravisti anche sul fronte delle tecnologie low-carbon, in particolare per la mobilità elettrica.

L’Italia recupera lievemente lo svantaggio rispetto ad altri Paesi europei. Nel complesso però, il deficit commerciale nel comparto low-carbon è aumentato del 14% nel 2022 principalmente a causa dell’importazione di pannelli fotovoltaici e veicoli ibridi plug-in, ma soprattutto di accumulatori agli ioni di litio.