C’erano anche i giovani agricoltori bresciani tra le centinaia di manifestanti presenti oggi a Bruxelles per il flash mob promosso da Coldiretti. Una protesta organizzata in contemporanea anche a Roma, nei luoghi simbolo della politica e della storia europea, per contestare la proposta della Commissione Ue guidata da Ursula von der Leyen di accorpare i fondi della Politica agricola comune in un unico bilancio con quelli della coesione.

La delegazione bresciana ha partecipato alla mobilitazione nella capitale belga insieme ai giovani di Coldiretti Lombardia, con la presenza di imprenditori del territorio come Manuel Cadenelli (Vobarno), Cristel Rizzardi (Calcinato) e del delegato regionale Giovanni Bellei.

“Facciamo sentire la nostra voce per difendere il nostro futuro e quello dell’Europa – ha dichiarato Bellei – Abbiamo bisogno dell’Europa, ma non di un’Europa che mette in pericolo la nostra capacità produttiva, che taglia risorse e impone burocrazia soffocante”.

Cadenelli ha sottolineato l’importanza dei fondi PAC “per la sopravvivenza delle aziende agricole, soprattutto per chi vive e lavora in montagna”, mentre Rizzardi ha aggiunto: “Non chiediamo privilegi, ma il diritto di lavorare con dignità e buon senso”.

I manifestanti hanno esposto striscioni con messaggi come “Non spegnere la democrazia”, “Non spegnere la salute” e “Non spegnere l’agricoltura”, insieme a una raffigurazione satirica della presidente Von der Leyen in una immaginaria “Vonderland”. Le immagini sono apparse davanti al palazzo Berlaymont a Bruxelles e, in parallelo, in luoghi simbolici di Roma come Colosseo, Fontana di Trevi, Piazza Navona e il Senato.

Da Bruxelles è intervenuto anche il presidente nazionale Ettore Prandini, che ha parlato di “una burocrazia europea che calpesta il lavoro degli agricoltori” e ha criticato la possibilità di togliere risorse all’agricoltura per destinarle ad altri capitoli di spesa.

Dalla Capitale, il segretario generale Vincenzo Gesmundo ha parlato di “una tecnocrazia cieca e arrogante, chiusa nei palazzi della Commissione”, e ha invitato a difendere “l’Europa delle campagne, del lavoro, delle comunità”.

Secondo Coldiretti, le nuove proposte di bilancio che la Commissione Ue presenterà domani rappresentano un punto di svolta: per la prima volta dal 1962 l’Unione potrebbe non avere più un budget dedicato in modo chiaro al sostegno alla produzione agricola e alla sicurezza alimentare.